L’empatia è la capacità di riconoscere e comprendere le emozioni delle altre persone; significa mettersi nei panni dell’altro e guardare il mondo attraverso i suoi occhi. Si tratta di un’abilità fondamentale per il proprio benessere personale e la sua mancanza rappresenta un ostacolo alla costruzione di buoni rapporti con le altre persone.

In assenza di empatia, infatti, la vita, il pensiero e il mondo emotivo risultano sensibilmente impoveriti. Molte persone non sono consapevoli di tutto ciò e alcune di loro arrivano in terapia raccontando di avere poche amicizie, magari solo superficiali e strumentali, o lamentandosi del fatto che non riescono a mantenere una relazione sentimentale, perché ogni volta il partner, per quanto loro si impegnino, non si sente capito e li lascia.

Perché alcune persone non sono empatiche?

Dopo aver appreso che non tutte le persone sono dotate di empatia, forse ti starai chiedendo per quale motivo alcuni sviluppano questa capacità ed altri no. È possibile trovare una risposta a questa domanda nella teoria dell’attaccamento di Bowlby, il quale ha ripetutamente sottolineato come il legame che si crea tra i bambini e i loro genitori, o le altre figure di accudimento importanti, abbia un ruolo fondamentale nello sviluppo del mondo emotivo del bambino stesso.

Tutto ciò implica che coloro i quali, sin da piccoli, sono stati accuditi da genitori o caregiver comprensivi e rassicuranti, saranno in grado di sviluppare una buona capacità empatica, proprio perché hanno sperimentato l’empatia nella relazione con queste figure importanti.

Gli adulti non empatici, invece, sono persone che, crescendo, non hanno avuto la fortuna di conoscere e di vivere esperienze di comprensione empatica. Quello che hanno vissuto è un’esperienza in cui non sono stati visti, riconosciuti e rispecchiati nei loro bisogni, desideri ed emozioni e, proprio per questo motivo, una volta adulti, non sono in grado di mettersi nei panni dell’altro.

3 comportamenti che suggeriscono una mancanza di empatia

Per stare bene con se stessi e con gli altri è importante avere una buona capacità empatica. Saper vedere e adottare un punto di vista diverso dal nostro, infatti, aiuta a crescere come persone e a far fiorire le nostre relazioni. Vediamo quindi quali sono i segnali che possono indicare una mancanza di empatia:

1) PORTARE SEMPRE SE STESSI COME ESEMPIO

Ti è mai successo di raccontare un problema a qualcuno per sfogarti e di sentirti rispondere “Ah è successo anche a me, per risolverlo io ho fatto così e così…”. Ecco, questo dare consigli, magari non richiesti, e questo porsi come esempio di fronte alle difficoltà dell’altro, elencando le proprie capacità e virtù è un chiaro esempio di mancanza di empatia, in cui la persona dimostra di non essere in grado di vedere il problema dalla posizione di chi lo racconta. Solitamente quando si vive un’interazione di questo tipo poi si sta ancora peggio o si prova un senso di irritazione, perché non ci si sente capiti e rispettati nella propria difficoltà.

1) RELAZIONARSI ALL’ALTRO UTILIZZANDO STEREOTIPI E PREGIUDIZI

Gli stereotipi e i pregiudizi, per la loro stessa natura, risultano incompatibile con il concetto di empatia. Gli stereotipi (esempio “Gli italiani sono mammoni”), sono delle scorciatoie mentali utilizzate per incasellare le persone all’interno di determinate categorie precostituite, che non hanno nulla a che vedere con la conoscenza e l’esperienza diretta. Questa tendenza a semplificare e generalizzare le caratteristiche altrui è indice di una grande incapacità di vedere l’altra persona nella sua integrità e differenza. Allo stesso modo, il pregiudizio si riferisce a un’idea preconcetta, concepita non attraverso una conoscenza precisa della persona in questione, bensì sulla base di voci e opinioni comuni.

3) USARE UN LINGUAGGIO ECCESSIVAMENTE SPONTANEO

Le parole hanno un peso enorme ed è per questo motivo che prima di pronunciarle è bene pensarle e soppesarle. Se un amico ti domanda un’opinione su una giacca che vorrebbe acquistare c’è una bella differenza tra il dire: “Fa schifo, ti sta malissimo.” e l’affermare, invece, “Credo che il modello che hai provato prima ti doni di più.” Il concetto è lo stesso, ma l’impatto delle parole sull’altra persona è completamente diverso.

Viviamo in una società in cui non è raro incontrare individui che si vantano della loro franchezza e spontaneità nell’esprimere le proprie opinioni, del tutto incuranti dell’effetto che possono avere sulle altre persone. È vero, ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero, ma è altrettanto vero che c’è modo e modo per farlo: un linguaggio crudo e privo di filtri è indice di maleducazione, di mancanza di tatto ed empatia.

L’empatia rappresenta, dunque, una grande risorsa nei rapporti umani, su cui vale la pena investire le proprie energie. Pensi di essere una persona sufficientemente empatica? Se ti sei reso conto di avere qualche difficoltà in questo ambito, non scoraggiarti: l’empatia, come tutte le capacità, può essere appresa e migliorata.

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Dott.ssa Ilenia Merlin – Psicologa e psicoterapeuta

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