Pensare a dover pagare le bollette, l’affitto o il mutuo, a che cosa cucinare per cena, ricordarsi di andare a prendere i figli a scuola e di portarli in piscina, di comprare il regalo a un’amica che compie gli anni, di chiamare la propria madre perché ha fatto una visita medica, sapere che si farà tardi al lavoro a causa del traffico e che probabilmente non si riuscirà a rispettare delle scadenze. Questa potrebbe essere, a grandi linee, la descrizione della tipica giornata di molti di noi. Ma che cos’è quella sensazione che provi quando ti trovi a dover pensare e fare tutte queste cose? Si tratta di stress? Di ansia? Di tutte e due le cose?

Lo stress e l’ansia sono due condizioni simili, tant’è che spesso questi termini vengono utilizzati come sinonimi, ma in realtà non lo sono, perché presentano delle sostanziali differenze.  È importante che tu sappia distinguere queste due condizioni, perché il loro riconoscimento ti aiuta non solo a definire in modo più preciso l’intensità del tuo malessere, ma anche a capire ciò di cui hai bisogno.

Per chiarire bene questi concetti, ti spiegherò come distinguere lo stress dall’ansia.

Le quattro differenze tra stress e ansia

Per capire se la spiacevole sensazione che provi sia stress o ansia presta attenzione a questi quattro aspetti:

1. Il fattore scatenante

A livello generale, l’origine dello stress è legata a un fattore esterno ben identificabile, mentre quella dell’ansia a un fattore interno, che presenta una natura più diffusa, difficile da circoscrivere.  Lo stress si manifesta in relazione a un evento specifico, che si verifica all’interno del contesto in cui vivi. Alcuni esempi possono essere: il trasferimento per lavoro in un’altra città, un esame da sostenere, una visita medica o l’avvio di una nuova attività. L’ansia, invece dipende dalla persona che la prova, dai suoi pensieri, caratterizzati da una connotazione negativa, e dall’angoscia che sente pensando a un qualcosa che non è ancora accaduto. In molti casi, non esiste una ragione obiettiva che giustifichi questo stato di inquietudine, tuttavia lo si prova ugualmente.

2. La scomparsa del malessere

Normalmente, quando lo stimolo viene meno o la situazione si risolve, lo stress scompare. Questo significa che, se per una persona la causa dello stress è un esame che deve sostenere, una volta fatto, il malessere svanirà. Con l’ansia, invece, questo non avviene, perché essa tende a permanere. Se una persona ansiosa alla fine riesce a sostenere l’esame tanto temuto, l’ansia non scomparirà, ma si focalizzerà su altri aspetti.

3. La temporalità

Lo stress è un eccesso di presente, mentre l’ansia è un eccesso di futuro. Quando sei sotto stress hai la sensazione che il presente non finisca mai, perché ti sembra di non riuscire a far fronte o a trovare una soluzione alla situazione difficile che stai vivendo. Nel caso dell’ansia, invece, sei preoccupato per un qualcosa che potrebbe accadere, ma che non è ancora accaduto, quindi il tuo sguardo è tutto rivolto al futuro. La persona ansiosa anticipa tutti i possibili eventi negativi che si potrebbero verificare in relazione a determinati stimoli.

4. Lo stato d’animo predominante

Se sei stressato, lo stato d’animo più frequente è la preoccupazione: ti senti nervoso, frustrato, perché devi svolgere un’attività o affrontare una situazione rispetto alle quali non hai, o sei convinto di non avere, le risorse necessarie per farlo. Nel caso dell’ansia, invece, l’emozione che fa da padrona è la paura e la sensazione è quella di un pericolo imminente, che diventa sempre più grande mano a mano che ci si pensa.

Lo stress e l‘ansia, se provati in modo eccessivo o troppo di frequente, tendono a essere delle condizioni difficili da gestire, capaci di minare il tuo benessere psicologico e la tua salute fisica. Con l’aiuto di uno psicologo è possibile imparare a gestire questi stati e a vivere più serenamente.

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