Lo sviluppo della tecnologia ha sicuramente reso la nostra vita più semplice. Lo smartphone, ad esempio, nel giro di pochi anni si è trasformato in un dispositivo quasi indispensabile, che costituisce una sorta di finestra sul mondo e che per molti rappresenta il principale strumento di interazione con gli altri. Le persone utilizzano gli smartphone per le più svariate funzioni: telefonare, scattare foto, ricevere e inviare email e messaggi, registrare video, postare sui social media, giocare, ascoltare musica, come agenda, come navigatore, come sveglia e anche come quotidiano per leggere le principali notizie della giornata. Si tratta sicuramente di un oggetto utile, con il quale sempre più spesso si tende a istaurare un legame molto forte, al punto di provare ansia e paura nel caso in cui non lo si possa utilizzare per qualche ragione. Il termine scientifico per indicare la paura di non avere accesso alla rete di telefonia mobile è nomofobia. Lo smartphone, dunque, come del resto tutta la tecnologia, se non utilizzato in modo appropriato può portare a una vera a propria dipendenza.
10 tipici comportamenti del nomofobico
Ecco una lista dei classici comportamenti messi in atto da chi soffre di un livello più o meno acuto di nomofobia:
- trascorre molto tempo al cellulare e lo controlla ripetutamente, anche in modo inconsapevole, per vedere se sono presenti notifiche di qualche tipo;
- a volte gli capita di sentire il suono o la vibrazione dello smartphone, che lo avvisano dell’arrivo di un messaggio o di una chiamata, quando, in realtà, non è così, perché se lo è solo immaginato;
- se il suo smartphone si scarica è un dramma, quindi, per evitare che questo accada, porta con sé un caricabatterie o una powerbank;
- possiede più di un cellulare o comunque fornisce a familiari e amici un numero alternativo in cui poter essere contattato in caso di rottura, perdita o furto dello smartphone;
- se ha un abbonamento ricaricabile si assicura di non rimanere mai a corto di credito;
- ovunque vada porta con sé il cellulare, anche nei posti meno pertinenti come, ad esempio, il bagno;
- tiene sempre lo smartphone acceso, anche di notte, appoggiato sul comodino o addirittura sotto al cuscino;
- quando non riesce a trovare il cellulare, va nel panico;
- se si trova in un posto in cui lo smartphone non prende, si sente infastidito e agitato;
- quando dimentica il cellulare a casa non fa altro che pensarci e prova una certa ansia.
Qualche suggerimento per liberarsi della nomofobia
Ti sei riconosciuto in parecchi di questi comportamenti e vuoi dare un taglio alla tua dipendenza da cellulare? Segui questi consigli!
- Metti il cellulare in un posto che non sia a portata di mano tutte le volte in cui non hai realmente bisogno di utilizzarlo. Questo significa, ad esempio, niente smartphone vicino al tavolo mentre mangi o sulla scrivania quando studi.
- Stabilisci a priori quanto tempo dedicare alle distrazioni sullo smartphone, per esempio 10 minuti 2 volte al giorno, e evita di utilizzarlo per svago o per passatempo al di fuori di queste fasce temporali.
- Scegli un momento della giornata o della settimana in cui spegnere volontariamente il cellulare e dedicare il tuo tempo alle attività che ti piacciono o alle persone a cui vuoi bene.