“Che stress!”, “Mi sento stressato.”, “Non ce la faccio più: sono proprio stressata.”: quante volte nel corso della settimana senti pronunciare o pronunci tu stesso frasi di questo tipo? La parola stress è diventata molto frequente nel nostro vocabolario e viene utilizzata con una connotazione negativa per descrivere una problematica che, visti i ritmi di vita frenetici nei quali siamo immersi, sembra essere sempre più diffusa. Ma lo stress è davvero così “cattivo”? Quali sono i sintomi che lo caratterizzano? Cosa comporta? Si può gestire?

Se vuoi trovare una risposta a queste domande e avere un po’ di più informazioni riguardo allo stress, continua a leggere!

 Stress positivo o stress negativo?

Lo stress può essere definito come un insieme di risposte di natura psicofisica che la persona mette in atto per far fronte a una situazione (emotiva, cognitiva o sociale) vissuta come eccessiva. Si tratta quindi di una condizione a cui nessuno di noi può sottrarsi, perché indispensabile per lo sviluppo e per la crescita. Per comprendere meglio la normalità di questa condizione basti pensare che Hans Selye, il medico che per primo introdusse il concetto di stress nell’ambito della medicina, affermo che “la completa libertà dallo stress è la morte” (1976).

A questo punto occorre però introdurre la distinzione tra stress positivo (eustress) e stress negativo (distress). L’eustress è il frutto di uno stimolo ambientale percepito come interessante e costruttivo, che fa nascere in noi il desiderio di raggiungere un obiettivo o di affrontare e superare una sfida. Situazioni positive che possono causare eustress sono, ad esempio, una promozione al lavoro, la preparazione di una gara o di un esame e il matrimonio. Si tratta di eventi che hanno una durata limitata e che possono apportare un beneficio a noi stessi in termini di autostima e di realizzazione personale.

Diverso è il discorso per il distress, una parola utilizzata per riferirsi allo stress come comunemente lo intendiamo, ossia come una condizione spiacevole, fonte di preoccupazione e di ansia, che riduce le prestazioni e che può provocare dei problemi sia fisici che psicologici. Gli eventi negativi che possono causare distress sono molti: una malattia, la perdita di una persona cara o del lavoro, i problemi economici, i conflitti interpersonali, la fine di una relazione, ma anche le difficoltà interiori, quali ad esempio, la paura di parlare in pubblico o la preoccupazione per il futuro.

Quali sono i sintomi dello stress?

Per affrontare in modo efficace lo stress è innanzitutto necessario imparare a riconoscere questa condizione. I sintomi dello stress sono davvero molti e, per comodità, quelli più frequenti solitamente vengono suddivisi in 4 diverse categorie:

  • sintomi fisici: mal di testa, stanchezza, disturbi digestivi, perdita di appetito, problemi sessuali, tachicardia, fischi alle orecchie, sudorazione eccessiva, disturbi del sonno, dolori articolari e muscolari;
  • sintomi emotivi: irritabilità, ipersensibilità, ansia, rabbia, pianto incontrollato o frequente, insoddisfazione, insicurezza;
  • sintomi cognitivi: difficoltà di concentrazione, smemoratezza, incapacità di prendere decisioni, distrazione, perdita del senso dell’umorismo;
  • sintomi comportamentali: prepotenza, aggressività che sfocia in tensioni e litigi con le altre persone, digrignamento dei denti, atteggiamento critico verso gli altri, alimentazione malsana, abuso di alcol, nicotina e droghe.

Stress e strategie di gestione

Ogni persona affronta e gestisce gli eventi stressanti in modo diverso. Questa diversità è dovuta al fatto che ciascuno di noi porta con sé la sua storia, che è fatta di tante esperienze diverse nel corso delle quali abbiamo appreso varie strategie di pensiero e di azione. Per far fronte allo stress in modo efficace, oltre ad avere delle tecniche di gestione, occorre anche possedere una buona dose di flessibilità. L’essere flessibili, infatti, è una qualità caratteriale davvero molto preziosa, perché, di fronte a un problema, permette di riadattare le energie a disposizione e di attivare la creatività nel trovare una soluzione.

Per affrontare gli eventi stressanti in modo funzionale è, quindi, necessario imparare ad essere più flessibili e creativi. Per fare questo occorre prendere consapevolezza delle modalità disfunzionali che si adottano, comprendere la loro origine per poi darsi la possibilità di lasciarle andare e di sperimentarsi nell’utilizzo di nuove strategie, che valorizzano le nostre potenzialità.

Dott.ssa Ilenia Merlin – Psicologa e psicoterapeuta

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