L’amicizia ricopre un ruolo importante lungo tutto l’arco della vita. Man mano che cresciamo cambiano i valori e i significati che le attribuiamo, ma gli effetti positivi dell’avere un amico rimangono una costante. Creare delle intime relazioni emotive, infatti, protegge la nostra salute sia fisica che psicologica. Esistono degli studi che sostengono che la mancanza di supporto sociale possa avere degli effetti negativi sulla salute al pari del fumo, del colesterolo alto, dell’ipertensione, dell’obesità e della mancanza di attività fisica (Holt-Lunstad, 2010). Le amicizie costituiscono quindi una componente essenziale del benessere individuale, anche perché rappresentano una risorsa aggiuntiva su cui la persona può contare per perseguire i propri obiettivi.
Amicizia e idee erronee
Sul tema dell’amicizia esistono una serie di convinzioni erronee, che creano notevoli aspettative. Quando, riflettendo sulle proprie relazioni amicali, tali aspettative non vengono soddisfatte, questi falsi miti possono tramutarsi in una fonte di stress o di insoddisfazione per la persona, ed è per questo motivo che è importante conoscerli. Le idee erronee sull’amicizia più diffuse sono:
- Gli amici sono per sempre
Sarebbe bello, ma nella realtà le cose non funzionano proprio così. A volte sui banchi di scuola nascono delle amicizie che poi durano per molti anni, tuttavia spesso accade che gli amici, dopo un po’ di tempo, si perdano. Perché succede questo? Ecco la spiegazione: in generale, le amicizie nascono in una fase precisa della vita e spesso, terminata questa fase, l’amicizia si chiude, perché tu o l’altra persona siete cambiati o semplicemente perché vi siete adattati a delle nuove circostanze. Non di rado, ad esempio, un mutamento nell’amicizia arriva con la prima età adulta, con la vita di coppia e con la formazione di una famiglia. In questa fase della vita, infatti, si diventa più inclini a frequentare altre coppie, che a loro volta vivono insieme o hanno dei figli, mentre i rapporti con chi conduce uno stile di vita meno affine al nostro tendono ad allentarsi.
- L’amicizia nasce automaticamente, non richiede sforzo
Molte persone credono erroneamente che le amicizie nascano in modo naturale lungo tutto il corso della vita. Ciò è vero solo in parte. Tutto questo, infatti, può accadere durante l’infanzia, ma a mano a mano che cresciamo il numero di questi amici si riduce. Per gli adulti è quindi necessario fare uno sforzo per conoscere nuove persone e per creare dei legami. La prossimità fisica (vivere geograficamente vicino o frequentare gli stessi posti) e la familiarità (vedere qualcuno più e più volte) giocano un ruolo a loro favore, perché sono i due fattori che più favoriscono la creazione di occasioni di incontro e di condivisione.
- Gli amici ti rendono felice, quindi è meglio averne tanti
Qui occorre considerare due diversi aspetti. Per prima cosa, la felicità è una responsabilità della singola persona, che non può essere delegata ad altri, quindi un amico non può essere responsabile della tua felicità. Di sicuro avere degli amici aiuta a sentirsi più felice, ma le relazioni affettive sono solo uno dei tanti fattori che influiscono su questo stato emotivo. Il secondo aspetto da considerare è il fatto che la qualità dell’amicizia non ha nulla a che vedere con la quantità: la relazione con pochi amici con la A maiuscola, infatti, vale ben di più del rapporto con un gran numero di persone con le quali la vicinanza emotiva è minima.