Sara e Margherita si trovano entrambe a dover affrontare una situazione difficile. Sara è sopraffatta dalla paura, tanto da sentirsi bloccata e da avere la sensazione di non riuscire a pensare in modo lucido. Margherita è così felice, che sente di avere l’energia per poter affrontare il problema serenamente. Questi due esempi dimostrano come, a parità di contesto, emozioni diverse ti portano a fare delle scelte e a intraprendere delle azioni che conducono a risultati diversi.

Le emozioni sono il motore della vita ed è per questo motivo che la capacità di riconoscerle e di gestirle rappresentano due fattori adattivi molto importanti. Il crescente interesse nei confronti di questi aspetti è testimoniato anche dal fatto che, negli ultimi anni, sempre più studiosi hanno scelto di dedicarsi al tema dell’intelligenza emotiva, che, in termini generali, può essere descritta, appunto, come la capacità delle persone di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni. In questo articolo ti spiegherò quali sono i vantaggi del possedere questo tipo di intelligenza e come è possibile svilupparla.

 

I 3 vantaggi dell’intelligenza emotiva

Le persone emotivamente intelligenti possiedono alcune caratteristiche che le aiutano a sentirsi bene e a vivere serenamente. Vediamo insieme quali sono.

  • Hanno una buona conoscenza di sé: conoscere se stessi significa essere in contatto con i propri bisogni e desideri, saper leggere le proprie emozioni e riconoscerne l’impatto. Possedere una buona conoscenza di sé permette di rispondere in modo funzionale e adattivo agli stimoli che provengono dalle varie situazioni che incontriamo.
  • Hanno una buona capacità di affrontare i cambiamenti: le persone emotivamente intelligenti non temono il cambiamento, sono flessibili, quindi, si sanno adattare bene alle diverse circostanze della vita. Questa caratteristica consente loro di impegnarsi maggiormente nella sfera lavorativa, personale e sociale.
  • Possiedono un buon vocabolario emotivo: le persone con una buona intelligenza emotiva sanno definire con precisione e chiarezza quello che provano e, in questo modo, evitano di sprofondare in uno stato di confusione e di blocco. Non utilizzano espressioni generiche come “Sto male”, ma frasi specifiche, che permettono loro di dare un nome e un senso al malessere che sentono.

 

Come sviluppare la propria intelligenza emotiva?

Daniel Goleman è uno psicologo americano ed è stato uno dei primi studiosi a occuparsi di intelligenza emotiva. Nel suo libro “Emotional Intelligence” egli introduce il concetto di Quoziente Emotivo, sostenendo che si tratta di un fattore predittivo per il successo personale e professionale di ogni individuo. Tutti noi possediamo un Quoziente Emotivo e il suo valore cambia a seconda dell’esperienza: questo significa che è possibile imparare a essere emotivamente più intelligenti. In che modo? Lavorando sulle cinque competenze emotive che compongono il Quoziente Emotivo:

  • Consapevolezza: saper leggere te stesso, riconoscere il tuo valore, conoscere i tuoi punti di forza e i tuoi limiti.
  • Autocontrollo: è la capacità di regolare e gestire le emozioni e gli impulsi quando sono molto forti, così da non mettere in atto dei comportamenti di cui poi potresti pentirti.
  • Motivazione: è l’insieme dei fattori che ti spronano, sostengano e guidano verso il raggiungimento dell’obiettivo che ti sei prefissato, nonostante le difficoltà o gli insuccessi.
  • Empatia: è la capacità di mettersi nei panni degli altri, di percepire le loro emozioni e di comprendere il loro punto di vista.
  • Abilità sociali: si riferisce alla capacità di interagire bene con le altre persone, di saper negoziare e collaborare con loro.

Essere emotivamente competenti è una risorsa fondamentale per il benessere personale. Pensi di avere una buona intelligenza emotiva? Quali di queste cinque abilità possiedi e quali, invece, ritieni di aver bisogno di allenare?

Per qualsiasi informazione o se desideri lavorare su alcuni di questi aspetti, non esitare a contattarmi!