Prima o poi nella vita tutte le persone si trovano a dover affrontare una situazione difficile, che è per loro fonte di sofferenza. Una grave malattia, la morte di una persona cara, la perdita del lavoro, i problemi economici, la rottura del rapporto con il/la partner, ma anche l’affrontare delle critiche, sono tutte circostanze che possono essere motivo di sconforto e che mettono a dura prova il tuo equilibrio.
Nell’articolo di oggi ti propongo una riflessione riguardo ai vari modi di affrontare le avversità e alle caratteristiche che influenzano positivamente la capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti.
Cosa significa essere resilienti
Di fronte alle difficoltà ognuno di noi reagisce in modo diverso: c’è chi rimane in piedi nonostante le avversità e va avanti per la sua strada e c’è chi, invece, si sente andare in mille pezzi e pensa che la sua vita non abbia più alcun senso. In psicologia, la capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita di fronte alle difficoltà viene chiamata resilienza. Essere resilienti non significa non provare dolore o non avere sentimenti, bensì trasformare il dolore in forza per andare avanti con la propria vita e, se necessario, ricominciare da capo.
Crescere in un ambiente familiare accogliente e supportivo ed essere circondati da persone premurose e solidali sicuramente facilita lo sviluppo di una buona resilienza, tuttavia, esistono anche delle persone resilienti che non hanno avuto questa fortuna: ciò dimostra che la resilienza è un’abilità che tutti possono sviluppare e che può essere allenata.
Le 4 caratteristiche personali che influenzano la capacità di resilienza
Ora ti elencherò le quattro risorse personali che più incidono sulla capacità di resilienza, in modo che tu possa capire quali sono i punti su cui hai bisogno di lavorare per aumentare la tua capacità di affrontare le difficoltà.
- Senso di autoefficacia
Una persona resiliente sente di essere la padrona della propria vita e ritiene, quindi, di poter fare qualcosa in prima persona per cambiare la situazione in cui si trova. Valuta positivamente le occasioni nelle quali si è impegnata, anche se i risultati non sono stati quelli attesi, perché vive gli errori come una possibilità di crescita. Quando si trova di fronte a un evento che non può controllare, è comunque consapevole che la reazione all’evento stesso dipende da lei.
- Autostima
La persona resiliente ha un buon livello di autostima, ha fiducia in se stessa e nelle sue capacità, e si piace così com’è. Nei momenti di difficoltà fa affidamento all’immagine positiva che ha di sé, in caso di fallimento è comprensiva nei confronti di se stessa e sa apprezzare i propri progressi, anche se piccoli.
- Valutazione dell’evento stressante e pensiero positivo
La persona resiliente interpreta gli eventi difficili in modo flessibile e costruttivo: riconosce la forza del loro impatto e il loro potere destabilizzante, ma tiene conto anche delle proprie risorse e capacità personali. Considera l’evento doloroso come uno strumento che le offre la possibilità di conoscere se stessa, i propri limiti e la propria capacità di rialzarsi in piedi. La persona resiliente, quindi, non teme il cambiamento, perché lo ritiene un’importante occasione di crescita.
- Capacità di chiedere aiuto
La persona resiliente considera la propria rete sociale (amici, familiari, esperti) come una risorsa: in caso di necessità, infatti, cerca un supporto e un confronto con queste persone, accetta il loro aiuto e ha fiducia nel loro sostegno.
Se ti senti poco resiliente, puoi cominciare a prestare attenzione a questi aspetti e imparare a potenziarli piano piano. È un percorso impegnativo, che richiede costanza e, a volte, può non essere facile lavorare su se stessi da soli: in questi casi può essere utile chiedere aiuto a uno psicologo.