Quanto è difficile farsi ascoltare e far valere le proprie idee? Nel lavoro, nei rapporti personali più stretti con i propri cari… perfino nei momenti di svago, con amici e conoscenti… se ti sembra di non riuscire a farti ascoltare veramente, se ti pare di non riuscire ad essere incisivo o di non avere la capacità di portare le persone “dalla tua parte”, molto spesso il problema è l’approccio sbagliato, in particolare la mancanza di assertività.
Nella vita di tutti i giorni, infatti, quando ci troviamo a interagire con altre persone, abbiamo la possibilità di scegliere fra tre tipi di atteggiamento: aggressivo, passivo o assertivo. Che differenza c’è tra questi diversi approcci? Te lo spiego brevemente qui di seguito: si tratta ovviamente di un’estrema semplificazione, utile però ad inquadrare i diversi tipi di comportamento.
- La persona aggressiva è centrata su se stessa, trova difficile prendere in considerazione il punto di vista degli altri, adotta un atteggiamento arrogante, non sente ragioni, tende a intimorire gli altri, prevaricandoli e mettendoli in soggezione
- L’individuo passivo evita il confronto e il conflitto, è accondiscendente e sottomesso, non riesce a esprimere le proprie idee, ha paura del giudizio degli altri e piuttosto che esporsi, preferisce rimanere in silenzio e subire gli eventi.
- La persona assertiva è consapevole di sé e delle sue capacità, ha una buona autostima, sa farsi valere senza prevaricare gli altri.
Molte persone non riescono a farsi ascoltare, pur avendo buone idee o argomentazioni, perché adottano il comportamento sbagliato.
Usare l’approccio assertivo per farsi ascoltare
Se il tuo obiettivo è quello di esprimere ciò che pensi e senti e, nello stesso tempo, instaurare dei buoni rapporti con le altre persone, la modalità di comportamento aggressiva e passiva non ti saranno di certo d’aiuto. Quello di cui hai bisogno è di ricorrere all’assertività che è un giusto equilibrio tra le altre due polarità, tra loro opposte. L’assertività ti permetterà, infatti, di esprimere le tue emozioni e opinioni in modo chiaro ed efficace, dando valore a te stesso, ma rispettando chi hai di fronte.
L’assertività non è una caratteristica assoluta e costante in una persona; questo significa che oggi possiamo essere assertivi e domani completamente passivi o aggressivi, oppure semplicemente meno assertivi. Lo stato d’animo, il contesto, lo stress e le emozioni che provi nei confronti della persona con cui stai parlando sono tutti fattori che influiscono sulla tua capacità di esprimerti in modo assertivo. Ecco perché l’assertività non è costante. La buona notizia è che, come per tutte le capacità, si può imparare e ci si può esercitare nell’usarla ottenendo risultati sempre migliori.
Come puoi migliorare la tua assertività?
Se vuoi far sì che l’assertività diventi il tuo approccio comunicativo principale, i primi passi da fare sono acquisire consapevolezza di te stesso e comprendere l’impatto che hanno su di te i fattori che abbiamo citato prima quando ti trovi in relazione con altre persone. In particolare, se vuoi migliorare la tua assertività hai bisogno di:
- avere un buon livello di autostima
- essere consapevole dei tuoi desideri e dei tuoi bisogni
- imparare a metterti nei panni di chi ti ascolta
- considerare punti di vista diversi dal tuo
- saper gestire le critiche
- ammettere i tuoi errori ed imparare da questi
- essere capace di dare e ricevere apprezzamenti
L’autostima è la chiave per l’assertività
Tra tutti questi fattori l’autostima ricopre un ruolo di notevole importanza: volerti bene, sentire che sei una persone degna di valore e di rispetto ti permette di esprimerti senza di il timore di quello che potrebbe pensare o dire il tuo interlocutore, e senza il bisogno di mostrarti passivo o aggressivo per difenderti. Se sei soddisfatto di te stesso, con molta probabilità ti relazionerai in modo assertivo con gli altri; se, invece, senti e pensi di non valere nulla, è più facile che con le altre persone tu tenda ad adottare dei comportamenti e modi di comunicare passivi o aggressivi.